Cosa vedere ad Anghiari: il borgo toscano della "Battaglia" e della "Scampanata" (2024)

Anghiari, in Provincia di Arezzo, è uno dei Borghi più belli d’Italia. Divenuto celebre per aver ospitato l’omonima battaglia, Anghiari è uno di quei paesini che, se non si trovasse in Toscana a dover competere con gli incanti e la fama di Firenze, Siena e Pisa, sarebbe considerato una meta turistica d’eccellenza.

Quando le rotte del turismo di massa si focalizzano esclusivamente sulla Toscana delle città d’arte più celebri, sulla “Toscana da cartolina”, quello che resta tagliato fuori (ingiustamente) è una Toscana più “semplice”, autentica e intrigante, che per secoli antiche mura in pietra hanno preservato dalla forza distruttiva della modernità.

Anghiari è un borgo che ti conquista per la sua genuinità. Gli piace lasciarsi guardare, ma non per vanità o presunzione. E’ come un menestrello che brama l’attenzione del pubblico perché ha una storia da raccontare e chi si ferma ad ascoltarla, questa storia sempre nuova e sempre uguale, probabilmente, tornerà a casa traendone qualche insegnamento.

Toscana nascosta: il borgo di Anghiari

“Sei mai stata ad Anghiari?”

E’ con questa domanda che inizia il mio viaggio alla scoperta di Anghiari. Un’amica mi convince a visitare il piccolo borgo toscano, di cui io ricordavo di aver letto un accenno preparando un esame di Storia dell’Arte.

La vallata sottostante fu, difatti, teatro della Battaglia di Anghiari (1440), che vide fronteggiarsi le truppe fiorentine e quelle milanesi.

Lo scontro meno sanguinoso del Medioevo italiano, terminato con un morto (caduto da cavallo) e con la vittoria di Firenze, determinò l’arresto delle pretese territoriali dei Lombardi su un’ampia porzione della Bassa Toscana e rappresentò, quindi, un passaggio importante nella Storia di questi luoghi.

La Battaglia di Anghiari fu epocale per i Fiorentini che, per celebrare la loro vittoria sui Milanesi, nel 1503 diedero incarico a Leonardo da Vinci di realizzare un affresco sulla parete destra del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. La grandiosa opera di Leonardo dedicata alla Battaglia di Anghiari è andata, purtroppo, perduta. Ne restano solo riproduzioni e schizzi realizzati dagli artisti (tra cui Rubens) che poterono ammirarla prima che venisse coperta dai successivi lavori di decorazione del Salone dei Cinquecento, operati dal Vasari tra il 1555 e il 1572.

Man mano che ci si avvicina in auto al borgo di Anghiari, i cartelli turistici ricordano che si sta attraversando quella che ancora viene chiama la “Piana della Battaglia”. Poi, finalmente, si intravede il profilo del paesino, arroccato su un piccolo promontorio e racchiuso da imponenti mura in pietra.

Anghiari ha un aspetto deliziosamente medievale.

Le mura di cinta duecentesche riportano alla mente un passato fatto di incursioni nemiche e aggressioni dall’esterno.

I vicoletti ispirano il visitatore a perdersi in un intricato andirivieni di salite e discese.

Le abitazioni in mattoncini e le strade lastricate fanno sembrare che il tempo, ad Anghiari, si sia fermato al Medioevo, se non fosse per i panni stesi al sole sui balconcini, le antenne paraboliche sui tetti e i vasi di fiori sui davanzali.

Visitare Anghiari: cosa fare e vedere

Mentre passeggi per i vicoli di Anghiari, fermati qualche istante ad ammirare la veduta panoramica sulla Piana della Battaglia, lasciando vagare lo sguardo fino ad intravedere Sansepolcro.

Se hai la fortuna di essere accompagnato da un Anghiarese nel tuo giro turistico, lui non perderà l’occasione per raccontarti, con quel gusto tutto toscano per la canzonatura e le burla, della rivalità secolare tra Anghiari e Sansepolcro.

La campanilistica inimicizia si originò dal furto del “Catorcio” (una serratura medievale) da parte dei Sansepolcrini ai danni degli Anghiaresi. Anche se, successivamente, il “Catorcio” venne riportato ad Anghiari, l’affronto subìto non venne dimenticato e la contesa alimentò per secoli il risentimento tra gli abitanti dei due paesi. Oggi il “Catorcio di Anghiari” è custodito nel Palazzo della Battaglia, un museo dedicato alla storico scontro avvenuto nella valle su cui Anghiari si affaccia.

Oltre al Palazzo della Battaglia, ad Anghiari è possibile visitare il Museo Statale di Palazzo Taglieschi che conserva importanti opere d’arte, tra cui spiccano una Madonna in legno policromo di Jacopo della Quercia e numerose opere in ceramica realizzate dai Della Robbia.

Il percorso tra i vicoletti del centro storico di Anghiari ti condurrà ai Giardini del Vicario, in Piazza Garibaldi e alla Torre dell’orologio (detta “Campano”) che, dall’alto, domina il borgo. Supererai salite impervie e discese d’impressionante pendenza.

Incrocerai gli angoli nascosti più suggestivi del borgo. Scoprirai passaggi coperti e sotterranei, dove sono stati riportati alla luce un antico pozzo e una cisterna medievale.

Lasciati guidare dal caso e perditi nella bellezza del centro storico di Anghiari, che saprà riservarti sorprese ad ogni passo.

In un silenzioso vicoletto, per esempio, si trova il Museo della Misericordia, dedicato divulgazione dell’attività sociale secolare della Confraternita della Misericordia.

Quella della Misericordia è una delle antiche “Compagnie” medievali di Anghiari. La Compagnia (o Confraternita) dello Spirito Santo, poi divenuta Compagnia della Misericordia, venne fondata nel 1564 con lo scopo di seppellire i morti e prendersi cura di poveri, malati e infermi.

Tra i particolari cimeli esposti nel Museo della Misericordia ci sono le antiche attrezzature sanitarie utilizzate presso l’Ospedale della Misericordia, aperto nel 1870 per volere della confraternita.

Una visita singolare, che permette di vedere da vicino ambulanze, lettighe, barelle e strumenti chirurgici di fine Ottocento.

Resta ancora un po’ di tempo per prendere un gelato e ristorarsi per qualche minuto. C’è un bar molto invitante proprio sotto al Teatro dei Ricomposti. Proseguendo verso la salita che passa dietro al teatro si raggiunge un parchetto dal quale potrai godere di una veduta spettacolare che abbraccia tutto il borgo di Anghiari.

La Scampanata di Anghiari

Nel mese di Maggio, ogni 5 anni, ad Anghiari si celebra un rito che affonda le sue radici in epoche lontanissime (si presuppone, addirittura, che la tradizione sia nata in epoca romana). Di certo si sa che la prima menzione documentata della Scampanata di Anghiari risale al 1626. In un manoscritto firmato da Lorenzo Taglieschi si racconta di tale Basilio Morgalanti, noto dormiglione, che un giorno fu caricato su un asino, condotto per le vie del paesino e deriso da una folla urlante.

Con cadenza quinquennale, a Maggio, ogni Martedì, Giovedì e Domenica, gli iscritti alla Scampanata devono presentarsi obbligatoriamente nella piazza principale di Anghiari entro le 6 di mattina. I malcapitati ritardatari vengono prelevati dalla propria abitazione, caricati su un carretto addobbato, condotti per le vie del borgo e sottoposti al lancio di farina, uova e quant’altro. Il tutto circondati da una fragorosa folla accorsa per assistere alla derisione pubblica dello sventurato.

Tradizioni similari sono state riscontrate in diverse parti d’Europa. La Scampanata di Anghiari si inserisce quindi, seppur con i suoi tratti peculiari, nel ricco filone dei rituali del charivari, che comportano l’umiliazione pubblica di un soggetto che si è sottratto a determinate regole del vivere sociale attraverso la conduzione forzata del “colpevole” tra gli schiamazzi e le risa della folla.

Cose da vedere ad Anghiari

Quali sono le cose imperdibili ad Anghiari? Eccole in sintesi:

  • La Piana della Battaglia
  • Il Palazzo della Battaglia
  • Il Palazzo Pretorio
  • Il Museo Statale di Palazzo Taglieschi
  • Il Museo della Misericordia
  • Il Teatro dei Ricomposti
  • I Giardini del Vicario
  • Piazza Garibaldi
  • Il Cassero
  • La Torre dell’orologio (o “Campano”)

Eventi da non perdere ad Anghiari

Gli eventi più famosi che si tengono ad Anghiari sono la già citata Scampanata (ogni 5 anni nel mese di Maggio) e la Tovaglia a quadri, un evento a metà tra teatro e sagra, in programma nel mese di Agosto.

Ogni terza Domenica dei mesi dispari ad Anghiari si tiene il mercatino dell’antiquariato.

Insomma, le cose da fare e vedere ad Anghiari sono numerose. Se cercate un’idea per una gita in Toscana diversa dal solito, seguite il mio consiglio, visitate il borgo di Anghiari e sono certa che non ve ne pentirete.

Un ringraziamento a Lorenzo che per un giorno ha vestito i panni di un provetto cicerone per farci scoprire le bellezze della “sua” Anghiari.

Cosa vedere ad Anghiari: il borgo toscano della "Battaglia" e della "Scampanata" (2024)
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Author: Margart Wisoky

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